Da "PSEUDOBAUDELAIRE" di Corrado Costa

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Corrado Costa nasce a Bazzano nel 1929 e muore a Reggio Emilia nel 1991. Poeta, pittore, performer e avvocato (fu difensore del giovane Tondelli), sodale di Emilio Villa. Si occupa di arte contemporanea, pittura, fumetto, collage, performance, critica letteraria e scritture teatrali. Collabora con numerose riviste come Tam Tam, Alfabeta2, Revolver, Nuova Corrente. Pubblica tre raccolte poetiche (tutte tradotte in inglese): Pseudobaudelaire, Scheiwiller, 1964 (seconda ed. Scheiwiller 1986); Le nostre posizioni, Geiger, 1972; The complete films, Red Hill Press, L.A. 1983. Ha pubblicato e poi dato fuoco alle copie invendute di Santa Giovanna Demonomaniaca (Magma, 1974). Infine scrive i saggi: Inferno Provvisorio, Feltrinelli, 1970, e La sadisfazione letteraria, 1977, di genere erotico-letterario. Un’istallazione permanente delle sue opere visive è presente alla biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, dove è depositato il suo archivio.

Di Corrado Costa sono stati recentemente pubblicati, da ARGO LIBRI, Poesie infantili e giovanili (1937 - 1960) - Opere poetiche vol. I, Poesie edite e inedite (1947 - 1991) - Opere poetiche vol. II (entrambi a cura di Chiara Portesine) e La moltiplicazione delle dita (a cura di Andrea Franzoni e Roberta Bisogno).

 

 

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Da PSEUDOBAUDELAIRE (Scheiwiller 1964)


 

PSEUDOBAUDELAIRE

Quando per una circolare o rapporto segreto del-
le superiori potenze, suo figlio non riconosciuto
nasce - a Dio, cagna gelosa nei cieli randagi
coi pugni proclamati, con un linguaggio che
ricorda l'epoca dei suoi amori staliniani, ringhia
la madre e le materne creature amanti
combattenti associati, neo-intransigenti di carriera
speakers, cavie, chele nei fondi del diluvio
donne da funerale – palchettiste

Quando la vocazione, per aspetti segreti oppure altri
motivi del rapporto, ha per tema il disgelo: da
che rami feriti viene il vento, da che crocefissione
sono nate le stigmate ai credenti, per quale errore
hanno aggiogato un popolo ai persecutori d'innocenti:
contro di lui - elemento deviato e condannato - intere
voci di muti chiedono la parola, intere nevi
sentono il dovere di proclamare la primavera,
intatti fantasmi chiedono il realismo.

 

 

I DUE PASSANTI

I due passanti: quello distinto con il vestito grigio
e quello distinto con il vestito grigio, quello con un certo
portamento elegante e l'altro con un certo portamento
elegante, uno che rideva con uno che rideva
uno però più taciturno e l'altro
però più taciturno, quello con le sue idee
sulla situazione e quello con le sue idee
sulla situazione: i due passanti: uno improvvisamente
con gli attrezzi e l'altro improvvisamente nudo
uno che tortura e l'altro senza speranza
una imprecisabile bestia una imprecisabile preda:
i due passanti: quello alto uguale e quello
alto uguale, uno affettuoso signorile l'altro
affettuoso signorile, quello che si raccomanda e
quello che si raccomanda

 

 

ANONIMO CONTEMPORANEO

hanno funzioni disposizioni facoltà poteri
discrezionali: lasciapassare per il coprifuoco
una estrema intelligenza del particolare
e il potere-dovere di decidere: sentono
ai primi accenni di terrore l'uomo
che ha il corpo teso e doloroso
nella camera bassa. Solo loro verranno
per chi c'è dietro la porta:
basta nell'omertà una fessura d'odio
una scheggia di sangue per le analisi
per conclusioni peritali cenere, reliquie di
lamenti dentro verbali di testimonianza

i moti interni di disperazione
la piaga dentro la ferita:
tutte percepiscono le impossibilità di un uomo
contro il silenzio. Loro seguiranno
la cosa: assunto visto confutato
esteso valutato i sensi
e i colpevoli aspetti del dolore (per quali altri motivi)
PQM
più raccolgono sangue e più concludono per
l'insufficienza di prove
investono poteri e competenze
hanno funzioni ordini mandati:
non sono in grado di salire il fondo
della complicità

 

 

PROPOSTA PER UN INNO NAZIONALE

Anche per te è stata dichiarata obbedienza: a tuo favore
furenti falchi - uomini da preda
i soldati del re compiono il loro dovere:
un grido in Rama! per bocca del profeta Geremia - ma tu
abbi orgoglio della fuga in Egitto, del dibattito
interno, del profittevole silenzio - anche per te (anche per te)
notturni contano gente da bersaglio: ma tu abbi orgoglio
delle illuminate prospettive, dei giudici seduti
e dei sereni sillogismi.
In qualche tempo hanno deciso un
colpo alla nuca con assoluta convinzione,
incardinato al crimine politico la ruota della storia,
a colpi di dialettica costruito un uomo in minuscolo parti - ma tu
abbi orgoglio della tappa superata e della tappa superiore.
Portano pietre alla patria - seppelliscono il grido dei profeti
uccisi dai tuoi padri: ma tu abbi orgoglio delle sentinelle
ai sepolcri, dei processi di riabilitazione, della tessera
consegnata agli scheletri. Con eccesso di zelo, con errori
falchi furiosi - uomini da preda
chiedono figli maschi alle donne d'Israele - anche per te
prima di te - essi hanno agito in tuo favore:
abbi legittimo orgoglio, resisti, non urlare,
se nasci - se ritorni all'assediata capitale,
ciò che è stato commesso era dovuto
e il dovuto è stato necessario.

 

 

14 APRILE

Così la generazione degli uomini
cade sotto gli eterni grattacieli
le architetture le strutture i miti e l'avvenire della patria

Così - nel deplorevole incidente coinvolto
legato a responsabilità individuali –
lui che ha steso l'elenco dei dolori
muore per tornaconto personale

Così - la stirpe delle foglie
per le incombenze della primavera. O 14 Aprile
redimito di fior purpurei, anche se siamo
cortesemente invitati a non partecipare
partecipiamo disperati: andiamo a inaugurare
i capitelli gli archi, le solenni facciate,
o legittimi padri collettivi, salute
esposizioni, direttive entro le quali muoversi
SALVE oggettiva linea invisibile
dei creatori dei giustizieri dei giustificatori
in alto: nella prospettiva
dove s'inaugura il futuro e si dirige il pianeta
verso l'età felice degli uomini che
non ci sono

 

 

TESTO SUL MURO DI UN CARCERE

Mani senza bersaglio - abbandonate
dalla repressione - mani
per quanti sono delegati a vivere per quanti
sono caduti mani in alto

terre perdute in cambio di nessuna
terra promessa - istinto
d'emigrazione
per quanti sono delegati a vivere per queste
generazioni catturate

che non abbia madre
che è stato delegato a vivere per chi
installato nell'utero ideologico - non nascerà